Riscaldamento a pavimento, sì o no? La domanda, quando si pensa a realizzare un impianto del genere, sorge spontanea.
Meglio un impianto a pavimento oppure meglio i sistemi di riscaldamento “tradizionali”, ossia termoarredi, radiatori, fancoil etc.?
La risposta dipende da numerosi fattori ma, a parità di altre condizioni, se il costo di un impianto a pavimento è nettamente superiore all’inizio, nel medio e lungo termine il costo in bolletta diminuisce notevolmente, ammortizzando i costi iniziali.
Riscaldamento a pavimento, come è fatto
L’impianto a pavimento è un sistema di tubazioni (impianto ad acqua) o resistenze elettriche (impianto elettrico) posti sotto il pavimento, adagiati su un particolare pannello.
I tubi emettono calore e questo si diffonde in maniera uniforme dal basso verso l’alto.
Nel caso di impianti ad acqua, essi possono essere alimentati da una caldaia, da una pompa di calore o anche da impianti solari termici o fotovoltaici.
Le ultime opzioni sono ovviamente maggiormente green per il loro minor impatto ambientale.
Altra caratteristica green è che questo tipo di impianti funziona anche a “basse” temperature, ossia a 30-40° C.
I radiatori, per esempio, per funzionare necessitano di alte temperature (circa 60° C).
Impianto a pavimento, i materiali
TUBAZIONI – I tubi dell’impianto a pavimento possono essere in polietilene o in materiali fatti di metallo e plastica.
Essi vanno posti, tipo serpentine, su un pannello che rappresenta un altro importante elemento.
Nel caso di impianto elettrico, al posto dei tubi ci saranno dei fili elettrici.
PANNELLO – Il pannello isolante ha solitamente un disegno predefinito e degli incastri che rendono più semplice la posa dei tubi.
Può essere di polistirolo sagomato o anche di sughero.
FOGLIO PVC RIGIDO – Serve a preservare il pannello dall’umidità.
CALDAIA – Essa dovrà portare l’acqua a una temperatura tra i 30 e i 40° C.
COLLETTORI – Sono gli elementi che permettono di regolare il flusso di acqua calda dalla caldaia alle tubazioni e viceversa.
MASSETTO – Strato in calcestruzzo che serve come elemento riscaldante.
Riscaldamento a pavimento, pro e contro
Un impianto di riscaldamento a pavimento può avere dei vantaggi ma anche degli svantaggi, a seconda delle situazioni di partenza.
Vantaggi dell’impianto a pavimento
RISPARMIO IN BOLLETTA – Un primo vantaggio, come detto, è legato ai costi.
Se per l’installazione di un impianto a pavimento si arriva anche al 50% in più rispetto ad altre tipologie di riscaldamento, la spesa iniziale viene quasi subito ammortizzata.
Infatti, si stima che ogni anno si possa avere un risparmio energetico del 25%.
Calcolando inoltre la durata di un impianto del genere – nel migliore dei casi anche 50 anni – il risparmio totale su tutto il periodo può essere anche del 35%.
DIFFUSIONE DEL CALORE – Altro vantaggio è la diffusione del calore, che avviene in maniera più uniforme, a differenza di quanto può accadere con i radiatori.
DA RISCALDAMENTO A RAFFRESCAMENTO – Immettendo acqua fredda (intorno ai 17° C) nelle tubazioni dell’impianto, si ottiene l’effetto di raffrescamento.
Il tutto senza getti d’aria potenzialmente dannosi, come avviene con l’aria condizionata.
ENERGIE RINNOVABILI – Con un impianto di riscaldamento a pavimento è possibile utilizzare le energie rinnovabili.
Tale sistema infatti funziona a temperature nettamente più basse rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali.
ARIA PURA – Come accade per esempio con i radiatori, nell’aria si sviluppano polveri, acari e muffe, che possono essere dannosi per la salute, in particolare per le persone allergiche.
Con il riscaldamento a pavimento questo inconveniente è più che drasticamente ridotto.
Infatti l’aria mantiene il giusto tasso di umidità e non permette la proliferazione degli elementi citati.
Altri vantaggi dell’impianto a pavimento
QUALE PAVIMENTO – Con l’impianto a pavimento è possibile scegliere il tipo di pavimento che si desidera: la resa termica, tutto sommato, non cambia.
Attenzione solamente alla posa del parquet.
Esso deve essere sistemato in maniera impeccabile, in quanto il calore generato dall’impianto potrebbe far spostare le assi di legno.
MANUTENZIONE CON IL CONTAGOCCE – Di norma, se installato e utilizzato correttamente, un impianto a pavimento necessita di una manutenzione minima.
La manutenzione ordinaria consiste in periodici lavaggi completi dell’impianto, da concordare ovviamente con il tecnico installatore.
TEMPERATURA DEDICATA – Ogni singolo ambiente della casa potrà avere la sua temperatura dedicata grazie all’utilizzo di termostati collegati all’impianto.
Svantaggi dell’impianto a pavimento
COSTI ELEVATI – I costi di installazione sono elevati: essi possono arrivare anche al 50% in più rispetto ai tradizionali termosifoni.
DANNI – Se si verifica un danno alle tubazioni, è obbligatorio dover rimuovere, almeno in parte, il pavimento.
Importante: conservare una piantina dell’impianto, in maniera da ridurre al minimo l’impatto in caso di necessità.
PARQUET – Se non posato correttamente, il parquet potrebbe dislivellarsi con l’utilizzo del riscaldamento a pavimento.
PAVIMENTAZIONE – Per installare un impianto a pavimento, essa va alzata di almeno 5 cm.
ON/OFF – L’impianto a pavimento non può essere acceso e spento così come si fa con i termosifoni o gli impianti a getto d’aria.
Esso infatti va tenuto acceso per almeno un giorno e va tenuto attivo affinché raggiunga la temperatura desiderata.
Riscaldamento a pavimento, sì o no
Non è possibile dare una risposta assoluta a questa domanda.
La risposta dipende da diversi fattori, come per esempio:
- Le caratteristiche della struttura nella quale installare l’impianto;
- La qualità dei materiali utilizzati;
- L’isolamento termico dell’ambiente oggetto di installazione.
Di certo, se possibile, conviene installare un impianto di riscaldamento a pavimento.
In questa maniera, infatti, si risparmia a medio – lungo termine e si diminuisce notevolmente l’impatto sull’ambiente.
Inoltre, sono previsti incentivi per chi sceglie questa soluzione.
Riscaldamento a pavimento e Superbonus
Gli impianti di riscaldamento a pavimento rientrano nel Superbonus 110% se vengono associati a uno degli interventi trainanti previsti dalla normativa.
Per richiedere un preventivo, contattare DianFlex.