Impianto irrigazione: come prendersi cura correttamente del proprio giardino.
Un giardino verde, rigoglioso, senza parassiti e funghi è possibile solamente grazie a una corretta manutenzione dello stesso.
In particolare, il giardino necessita di essere innaffiato: un procedimento che, se abbiamo sufficiente tempo, possiamo fare tranquillamente con l’ausilio di un tubo collegato a un rubinetto.
Tuttavia, se non abbiamo molto tempo, la soluzione migliore è l’installazione di un impianto di irrigazione.
Impianto irrigazione, tipologie
Se non abbiamo molto tempo per innaffiare il nostro giardino, difficilmente potremmo avere tempo per una installazione fai da te del sistema per l’irrigazione.
In ogni caso, molti scelgono di optare per l’installazione fai da te.
Il nostro suggerimento è sempre quello di rivolgersi a personale qualificato.
Le diverse tipologie sono le seguenti:
- a tubo flessibile;
- fuoriterra;
- interrato;
- a goccia.
Il sistema a tubo flessibile è quello più semplice: parliamo di un tubo collegato a un rubinetto esterno.
Quello fuoriterra è invece rappresentato da tubi che, regolati con centralina ed elettrovalvole, innaffiano il terreno.
I tubi si trovano però in superficie: per questo tale soluzione è più utilizzata in agricoltura rispetto al giardinaggio, in quanto se è necessario tagliare l’erba del giardino i tubi devono essere rimossi.
Il sistema interrato prevede invece tubi appunto interrati, con l’irrigazione che avviene tramite testine pop-up che fuoriescono dal terreno solamente al momento dell’irrigazione.
Il sistema a goccia è costituito da un sistema a batteria e da tubicini che rilasciano, tramite dei microfori, l’acqua poco per volta, per evitare che stagni.
È utile per spazi piccoli e indicato per i balconi.
Come è fatto: tutte le componenti
Qui di seguito tutte le parti componenti un impianto irrigazione.
- Centralina: è la parte “pensante” dell’impianto, grazie alla quale possiamo programmare quando innaffiare il nostro giardino
- Irrigatori: possono essere statici o dinamici oppure, nel caso del sistema interrato, a scomparsa e detti anche pop-up
- Elettrovalvole: comandate dalla centralina, si aprono quando viene innaffiato il giardino e si chiudono alla fine
- Tubi per irrigazione: solitamente in polietilene, possono essere in superficie, interrati o il classico tubo flessibile per innaffiare
- Raccordi: le varie componenti l’impianto vanno collegate tramite raccorderia in plastica
- Sensore pioggia: alcuni impianti possono essere dotati del sensore pioggia, che ferma l’irrigazione in caso appunto di pioggia
- Pozzetti: servono per accogliere le elettrovalvole
Dimensionamento impianto irrigazione
Sono diversi i parametri da considerare, ossia la portata dell’impianto idrico della nostra abitazione (che deve essere sufficiente a soddisfare la richiesta dell’irrigazione), la gittata degli irrigatori, ovviamente la grandezza del giardino e così via.
Per evitare di ritrovarci con un impianto non all’altezza delle aspettative, il nostro suggerimento è sempre di rivolgersi a tecnici esperti.
Perché installarlo
Come abbiamo detto, per avere un giardino rigoglioso è necessario prendersene cura.
Il più importante degli accorgimenti è l’irrigazione: se non abbiamo tempo per farlo, conviene installare un apposito sistema automatico.
Tra l’altro, è proprio in estate che il nostro giardino necessita di maggiore irrigazione e spesso è proprio in estate che – a parità di altre condizioni – a volte ci allontaniamo da casa per le ferie.
Una irrigazione automatica ci permette quindi di innaffiare il nostro giardino anche se non siamo a casa.